Il blogghetto degli appunti

  1. Wasser frei
    Berlino rivuole la sua acqua

    Sbagliare come sappiamo è umano ma anche riconoscere i propri errori e rimediare lo è.In questo caso i tedeschi ed in particolare le autorità di Berlino lo hanno dimostrato.
    Hanno visto e capito che privatizzare l'acqua vendendone la distribuzione ai francesi di Veolia non ha portato a nessun beneficio ne per le tasche dei cittadini ne per le casse pubbliche.

    Cosi le autorità hanno deciso di "ricomprare l'acqua che avevano venduto ai francesi".

    Secondo quanto ricorda Radiocor, Berliner Wasserbetriebe era stata privatizzata nel 1999 con la cessione di quote ciascuna del 25% circa a Rwe e Veolia per 3,3 miliardi di marchi (1,69 miliardi di euro), la coalizione che governa la città ha detto da tempo di puntare al totale ritorno della società sotto il controllo comunale.

    Intanto il quotidiano “Rheinische Post” rivela, citando fonti sindacali, che Rwe ha in programma il taglio di “almeno” altri 2mila posti di lavoro in Europa e la delocalizzazione di linee produttive, il che porterebbe a 8mila i tagli già decisi. I dipendenti a rischio sarebbero, secondo fonti del sindacato Ver.di, tra 2mila e 5mila su un totale di 70mila in tutto il mondo.
    462244187b42022097101624f7e11488_L
    È un grande successo per i 666 000 cittadini berlinesi che hanno aperto la strada a questa rimunicipalizzazione con il referendum del 2011, il primo ad essere vinto a Berlino.Per questo il Berliner Wassertisch ha reso pubblico un progetto di “Carta dell’Acqua di Berlino” con il quale si è aperta una discussione in tutta la città su come istituire un “Consiglio dell’Acqua di Berlino” quale strumento di democrazia diretta partecipativa nel quadro di una gestione trasparente, democratica, ecologica e sociale dell’Acqua a Berlino.
    Last Post by next il 18 Sep. 2013
    .