Il blogghetto degli appunti

  1. Mujica per le nostre orecchie
    Il presidente che vive con 800 euro al mese

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    Non vincerà mai il premio Nobel per la pace, non sara mai famoso come Mandela, nessuno piangerà quando morirà, eppure è una delle piu grandi figure politiche del nostro tempo.
    E' l'unico uomo politico al mondo che ha il diritto di chiedere sacrifici al suo popolo.
    Non ha la scorta né un conto in banca, e per il fisco uruguaiano è un “nullatenente”. José Alberto Mujica Cordano è da due anni il presidente dell’Uruguay. Dei 250mila pesos (circa 10 mila euro) del suo stipendio da Capo di Stato, Mujica trattiene per sé soltanto 800 euro, e devolve il resto al Fondo Raúl Sendic, un'istituzione che aiuta lo sviluppo delle zone più povere del Paese. Dice: «questi soldi, anche se sono pochi, mi devono bastare perché la maggior parte degli uruguaiani vive con molto meno»

    Ex guerrigliero ai tempi della dittatura di Jorge Pacheco Areco, Mujica fu leader della corrente di liberazione Tupamaros, organizzazione radicale marxista ispirata alla Revolución cubana. Nel nel marzo del 2010 ha stravinto le presidenziali con il Movimento de participación popular (Mpp). Fu un evento storico culminato con due settimane di festeggiamenti nella capitale di Montevideo. È descritto come un uomo per bene, la cui sete di vendetta non ha mai guidato le sue scelte politiche, nemmeno contro i suoi aguzzini che lo tennero in prigione per 15 anni nel terribile carcere di Punta Carretas, la Alcatraz del Cono Sur.
    Anche la sua pensione di senatore, da anni, la dona interamente in beneficenza. Niente sprechi, niente protocolli. Auto blu e parlamentari baby-pensionati «¡No pasarán!» mai in Uruguay, il secondo stato più piccolo del Sudamerica che si è ritagliato un ruolo importante in politica ed economia.

    Ma il suo momento di popolarita mondiale Pepe lo ha avuto non per questi straordinari meriti ma per aver recentemente introdotto una legge che legalizza la vendita di marijuana nel paese.
    Una decisione coraggiosa del parlamento uruguagio presa a stretta maggioranza.
    Il Presidente è consapevole dei rischi ma "visto che il proibizionismo non funziona bisogna fare qualcosa per battere il cartello dei narcotrafficanti".
    La legge prevede la creazione di un Istituto di regolamentazione della cannabis (Inc), che concederà licenze ai privati per la coltivazione delle piante da parte di singoli (massimo sei piante a testa), associazioni di consumatori (massimo 45 soci e 99 piante) e produttori più importanti, che venderanno la marijuana attraverso una rete di farmacie autorizzate, per un massimo di 40 grammi mensili a persona.
    Last Post by next il 13 Dec. 2013
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