Il blogghetto degli appunti

  1. Lenin 90 anni dopo la morte
    Il suo corpo fa ancora discutere

    Seppellirlo o no?
    90 anni dopo la sua morte il corpo di Lenin fa ancora discutere.Nonostante tutti gli sforzi del regime di Putin per sbarazzarsi della ingombraNTE presenza ogni giorno davanti al maestoso mausoleo ove giace la salma imbalsamata del padre della rivoluzione bolscevica ci sono file di visitatori e ad ogni icorenza significativa migliaia di comunisti continuano a rendere omaggio a Lenin.
    Chi vorrebbe seppellirlo non osa di fronte a tanata manifestazione di affetto per non dire di culto che ancor oggi resiste.

    I suoi veri fedeli, e nello stesso tempo sacerdoti, sono i vetero comunisti di Ghennadi Ziuganov, che ogni anno, nel giorno della nascita e in quello della morte, a decine di migliaia gli rendono omaggio con corone di fiori, in piazza Rossa e ovunque ci siano suoi monumenti.

    Lo faranno anche martedi' 21 gennaio, nel 90/mo della sua scomparsa, portando garofani rossi al mausoleo. Fiori anche in piazza Lenin nella sua citta' natale sul Volga, l'ex Simbirsk che dopo la sua morte prese il suo nome e dove esiste anche un memoriale, che ha promosso una serie di iniziative per l'anniversario: proiezione di documentari, una tavola rotonda sul tema 'Vladimir Lenin artefice della civilta' sovietica'.

    Il dialogo di tre generazioni sulle sorti del patrimonio leniniano'', e l'inaugurazione di una mostra portata dalla Francia sull'attivita' del leader bolscevico a Longjumeau, dove nel 1911 aveva fondato una scuola di formazione dei militanti del partito socialista russo (tendenza maggioritaria, ossia bolscevichi). Simposio comunista anche sui '90 anni con Lenin e senza di lui'' a Iekaterinburg, dove nel 1918 il padre dell'Urss fece fucilare la famiglia imperiale. I media russi non hanno ancora rievocato l'evento, ma per domenica l'emittente Ntv ha annunciato la trasmissione di un documentario ''obiettivo'' intitolato ''Lenin imperatore rosso''. Chissa' se sara' cosi' obiettivo da raccontare veramente anche i suoi ultimi, tristi, anni di vita, quando stanco e malato, dopo il primo ictus nel maggio del 1922, si ritiro' nella sua lussuosa dacia di Gorki, a 35 km da Mosca, finendo di fatto ''prigioniero'' di Stalin e della Ceka, la polizia segreta che egli stesso aveva creato.

    Quasi due anni vissuti semiparalizzato in una atmosfera cupa e mortuaria, resa perfettamente dal grande regista russo Aleksandr Sokurov in 'Taurus' (2001), racconto intimo e sommesso degli ultimi giorni di un uomo nato sotto il segno del Toro (22 aprile), animale simbolo di forza ma anche destinato al sacrificio. Un toro che diventa debole e inerme, bisognoso dell'assistenza degli infermieri anche per le sue funzioni fisiologiche primarie e che si aggrappa disperatamente ai suoi rari momenti di lucidita' nell'ultimo tentativo di sgambettare il troppo ''grossolano''...

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    Last Post by next il 20 Jan. 2014
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